Lasciare andare qualcosa, che sia un ricordo, una persona o una cosa è ciò che succede ogni giorno, a milioni di individui, per quanto possa essere difficile.
Lasciarsi non capita quasi mai.
Perché lasciare andare?
Lasciare parti di sé, lati del carattere, sfumature oramai insinuate sotto la pelle e nel sangue.
Eppure è ciò che ci servirebbe per darci la possibilità di rinascere.
Lasciarsi e riprendersi.
Scoprirsi e sorprendersi, sorridendo a quello che siamo stati ieri, mentre riascoltiamo la nostra canzone dell’adolescenza.
Lasciarsi per riprendersi.
Per rifare tutto da capo, ripresentarsi, corteggiarsi e innamorarsi.
Mentre il tempo del mondo scorre e ci accorgiamo di un nuovo tempo.
Il nostro.
Lasciarsi andare presuppone un costante lavoro su di sé. Un percorso pieno zeppo di ostacoli, di salite. Una cosa è certa: una volta raggiunta la vetta (nonostante il fiatone!) guardare da lassù tutto quello a cui siamo andati incontro può solo far nascere dentro di noi un’enorme forza e una consapevolezza forse mai sperimentate prima.
Se vuoi approfondire, ecco qui un articolo interessantissimo su questo tema.
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