Capita di passeggiare sul filo di una figura retorica.
Quella che ci permette di cambiare posto e diventare altro.
Diventare metafora. Assumere significati ben nascosti in parti di noi che neppure conoscevamo.
A quel punto ogni cosa può significare mondi sconosciuti, fare rima con pensieri nati dal semplice riflesso di uno sguardo.
A quel punto diventiamo noi stessi rima di un gesto che compiamo o che riceviamo.
Senza rendercene conto, ci sentiamo in pace.
Senza alcun bisogno di capire, capiamo.
Senza alcun bisogno di ricevere, doniamo.
Senza aggiungere altro, senza togliere nulla.
Semplicemente, basta.