Sbiadire alle prime luci dell’alba.
È questo che facciamo, ogni giorno, quando lasciamo che la nostra pelle diventi come un foglio di carta e permettiamo ad una nuova luce di iniziare una piccola, nuova, storia.
Così diventiamo storie, racconti, che camminano.
Ci disperdiamo tra la gente, lasciando che alcune righe e alcune parole si fondano con le storie di altri.
Riscrivendoci.
Riscrivendo, ogni giorno, interi capitoli che vivono di immagini e di cadenze sonore.
Sbiadire lentamente. Che non significa sparire, ma semplicemente diventare parte del tutto. In silenzio.
Nel silenzio che è musica.
Nel silenzio che è racconto.