Troppo tardi o troppo presto.
Di più o di meno.
Il limite è sottile, ma siamo sempre lì, in bilico tra il “fare la cosa giusta” o “sbagliarla”. Ed in questo labirinto di mosse arriviamo alla fine col fiatone, arresi a ciò che ormai ci è dato da raccogliere. Giusto o sbagliato che sia.
Ce la complichiamo, questa vita. Senza renderci conto che «complicare», in fondo, significa “piegare insieme”.
Prendere tutti i lembi e farne un origami. Di ogni cosa che ci siamo presi il privilegio di vivere.
E quando, pazientemente, ci chiediamo quale sia il verso giusto, quale quello che ci può rendere felici, non ci accorgiamo che è proprio quello il momento perfetto: una piega un po’ storta, dei colori che non si abbinano, un imprevisto che ci fa essere qui e non lì.
Lasciamo tutto così: una bellezza alla rinfusa.
Parole sparse, rime imperfette, colori sbiaditi.
Come noi, macchie di vita su una tavola imbandita.